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ALEZIO (LE) - Memoria della B.V. Maria Addolorata presso la Croce del Signore

03 Aprile 2025

Nel Salento, ad Alezio, la devozione alla Madonna Addolorata, ovvero la Memoria di Maria Santissima sotto la croce, è particolarmente sentita e radicata nelle tradizioni religiose locali. Questa venerazione si esprime attraverso celebrazioni liturgiche, un settenario e la processione per le vie del paese.

 

Il tutto inizia con il solenne settenario in Suo onore Venerdì 04 Aprile 2025, presso il Santuario Santa Maria della Lizza. La Memoria viene verrà celebrata Venerdì 11 Aprile con la Solenne Messa alle ore 18:30, cui seguirà la Processione accompagnata dal Concerto Bandistico Municipale “CITTÀ DI ALEZIO”.

 

Un momento importante di fede e tradizione della nostra comunità Aletina, infatti, durante questa processione vengono eseguite preghiere e canti propri, oltre agli antichi Inni scritti appositamente da autori locali, quali il M° Francesco De Santis e il Rev. Don Pasquale Rizzello.

 

Questi momenti religiosi sono curati, da secoli, dalla Ven.le Confraternita S. Maria della Lizza.

 

Anche in altri comuni del Salento, come la vicina Gallipoli, si svolgono processioni dedicate alla Madonna Addolorata, dove la statua della Vergine Addolorata, vestita di nero e spesso con un pugnale simbolico nel petto, viene portata per le strade accompagnata da canti e preghiere e da struggenti marce funebri.

 

La Memoria si celebra il venerdì che precede la Domenica delle Palme, detto anche “Venerdì di dolore” ed è una tradizione diffusa soprattutto al Centro-Sud. Sono i riti, suggestivi e molto partecipati, che introducono l’inizio della Settimana Santa.

 

La devozione alla Madonna Addolorata prese particolare consistenza a partire dalla fine dell’XI secolo e fu anticipatrice della celebrazione liturgica, istituita più tardi. Il Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius di ignoto (erroneamente attribuito a san Bernardo), costituisce l’inizio di una letteratura, che porta alla composizione in varie lingue del “Pianto della Vergine”. Testimonianza di questa devozione è il popolarissimo Stabat Mater in latino, attribuito a Jacopone da Todi, il quale compose in lingua volgare anche le famose Laudi; da questa devozione ebbe origine la festa dei “Sette Dolori di Maria Santissima”.

 

Nel secolo XV si ebbero le prime celebrazioni liturgiche sulla “compassione di Maria” ai piedi della Croce, collocate nel tempo di Passione. A metà del secolo XIII, nel 1233, sorse a Firenze l’Ordine dei frati “Servi di Maria”, fondato dai Ss. Sette Fondatori e ispirato dalla Vergine. L’Ordine che già nel nome si qualificava per la devozione alla Madre di Dio, si distinse nei secoli per l’intensa venerazione e la diffusione del culto dell’Addolorata; il 9 giugno del 1668, la S. Congregazione dei Riti permetteva all’Ordine di celebrare la Messa votiva dei sette Dolori della Beata Vergine, facendo menzione nel decreto che i Frati dei Servi, portavano l’abito nero in memoria della vedovanza di Maria e dei dolori che essa sostenne nella passione del Figlio.

 

Successivamente, papa Innocenzo XII, il 9 agosto 1692 autorizzò la celebrazione dei Sette Dolori della Beata Vergine la terza domenica di Settembre.

 

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