I Comuni

gli OTTO SANTI

09 Dicembre 2024

Città d'arte riconosciuta come tale dalla Regione Puglia, Ruvo di Puglia inizia la sua storia nel Neolitico, ma le forme insediative più diffuse risalgono all’Età del Ferro. A partire dal VI sec. a.C. si assiste ad una ellenizzazione delle locali comunità peucete, evidente nelle suppellettili a corredo delle sepolture aristocratiche, pregevoli ceramiche figurate di importazione attica o di fattura locale, famose in tutto il mondo.

 

La città cresce durante l'età romana con il suo stato di municipium, mentre la Cattedrale romanica viene edificata nel Medioevo tra XII – XIII sec. con i suoi peculiari spioventi accentuati e il suo ipogeo.

 

Nella Chiesa del Purgatorio emergono tracce di tarda epoca romana: una cisterna di un complesso termale in cui in seguito si riuniscono i primi cristiani, nota come Cripta di San Cleto.

 

Il Castello è costituito da una torre di probabile fondazione normanna e da tre corpi più bassi disposti intorno ad un atrio, al quale si accede tramite l'Arco Melodia.

 

Il Museo Archeologico Nazionale Jatta con il suo caratteristico allestimento ottocentesco è uno scrigno delle testimonianze archeologiche della città, che tra gli oltre duemila reperti conserva lo straordinario cratere di Talos, realizzato alla fine del V sec. a.C. Un altro sito di rilievo culturale è il complesso monumentale dell'ex Convento dei Domenicani risalente al 1560, già Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea, dove sarà inaugurato quest'anno il nuovo Museo archeologico Cittadino.

 

La Torre dell’Orologio, edificata nel 1604, conserva murata tra le sue pareti un’epigrafe che risalirebbe al periodo municipale dell’antica Rubi.

 

 

Tra i palazzi nobiliari: Palazzo SpadaPalazzo Caputi, sede del Museo del Libro - Casa della Cultura che ospita la Biblioteca Testini e Palazzo Avitaja, sede del Municipio , tutti eretti tra XVI e XVII secolo.

 

A livello naturalistico si segnalano le Grotte del Vagno, il più importante sistema carsico presente nella zona e il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, istituito nel 2004, di cui Ruvo di Puglia è uno dei tredici comuni che lo costituiscono, nonché la vera e propria porta.

 

Tra le tradizioni più note va annoverata la Settimana Santa con le sue processioni e le marce funebri eseguite dalle bande locali, La Domenica di Pasqua vengono fatte esplodere le Quarantane, fantocci vestiti di nero che nella tradizione locale rappresentano la moglie di Carnevale.

 

Nota è anche la festa per l’Ottavario del Corpus Domini, legata a vicende storiche della città secondo una tradizione orale non documentata.

 

La Sagra del Fungo Cardoncello nel mese di novembre è uno dei più importanti eventi di valorizzazione di attività enogastronomiche presenti sul territorio.

 

Le celebrazioni santo patrono Biagio ricorrono il 3 febbraio. 

 

Talos Festival all'inizio del mese di settembre è fra le più longeve e apprezzate rassegne musicali e multiculturali pugliesi, mentre Luci e suoni d’artista è un progetto di arte pubblica partecipata ideato nel 2016 e arrivato già alla sua settima edizione consecutiva.

 

Da visitare: Centro storico, Concattedrale di Maria Ss Assunta, Cripta di San Cleto e chiesa del Purgatorio, Museo Archeologico Nazionale Jatta, ex Convento dei Domenicani, Torre dell’Orologio, Palazzo Caputi, Parco Nazionale dell’Alta Murgia.

 

Venerdì di Passione

 

Processione della Desolata

 

La Processione della Desolata, organizzata dalla Confraternita della Purificazione Addolorata, parte nel pomeriggio del Venerdì di Passione dalla Chiesa di San Domenico. La statua raffigura la Madonna avvolta negli abiti del lutto, sofferente ai piedi della Croce, e percorre le vie del paese in un’atmosfera di intenso raccoglimento e preghiera.

 

-Data: 11 aprile 2025
-Orario: 17:00
-Luogo: Chiesa di San Domenico

 

 

 

 

Giovedì Santo

 

Processione del Trasporto al Sepolcro o degli Otto Santi

 

La notte del Giovedì Santo è caratterizzata dalla suggestiva Processione degli Otto Santi, organizzata dalla Confraternita di San Rocco. Il gruppo statuario, realizzato agli inizi del Novecento da un cartapestaio leccese, rappresenta:

 

- Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, che reggono i lembi del sudario con il corpo di Gesù.

- San Giovanni, la Madonna, la Maddalena e altre due pie donne.

 

La processione parte dalla Chiesa di San Rocco nelle prime ore della notte, illuminando il paese con una devozione che culmina alle 9:00 del mattino.

 

-Data: 17 aprile 2025
-Orario: 2:00 - 9:00
-Luogo: Chiesa di San Rocco

 

 

 

 

Venerdì Santo

 

Processione dei Misteri

 

La Processione dei Misteri, che si svolge il pomeriggio del Venerdì Santo, rappresenta i momenti più significativi della Passione di Cristo. Parte dalla Chiesa del Carmine e include sette gruppi statuari:

1. Madonna Addolorata, vestita di nero e trafitta da un pugnale (portata da cinquanta uomini). 

2. Gesù legato alla colonna e flagellato.

3. Cristo Portacroce, seguito da numerosi devoti scalzi.

4. Gesù Crocifisso.

5. Gesù Morto.

6. Legno Santo, reliquiario della Santa Croce.

 

La processione, accompagnata da marce funebri, si snoda per le vie del paese, creando un’atmosfera di profonda devozione.

 

-Data: 18 aprile 2025
-Orario: 17:30
-Luogo: Chiesa del Carmine

 

 

 

 

Sabato Santo

 

Processione della Pietà

 

La Processione della Pietà, organizzata dalla Confraternita di Santa Maria del Suffragio, si tiene nel pomeriggio del Sabato Santo. Partendo dalla Chiesa del Purgatorio, il gruppo statuario raffigura la Madonna che tiene tra le braccia il Cristo Morto, in una scena di struggente dolore e commozione.

 

-Data: 19 aprile 2025
-Orario: 16:30
-Luogo: Chiesa del Purgatorio

 

 

 

 

Domenica di Pasqua

 

Processione di Gesù Risorto e Scoppio delle Quarantane

 

La mattina di Pasqua, dalla Chiesa di San Domenico, prende il via la Processione di Gesù Risorto, curata dalla Confraternita della Purificazione Addolorata. La processione è seguita da fanciulli festanti che agitano bandierine colorate.

 

Durante il percorso, in un gesto simbolico, viene fatta esplodere la Quarandone, un fantoccio che simboleggia le penitenze della Quaresima. La sua distruzione celebra la vittoria della vita sulla morte, della primavera sull’inverno, e della gioia sui sacrifici.

 

-Data: 20 aprile 2025
-Orario: 9:30
-Luogo: Chiesa di San Domenico

 

 

Venerdì di Passione / 11 aprile 2025

• RUVO DI PUGLIA / Processione della Desolata / Chiesa S. Domenico / ore 17.00

 

 

Giovedì Santo / 17 aprile 2025

• RUVO DI PUGLIA / Processione della “Deposizione” o degli “Otto Santi” / Chiesa di San Rocco / ore 2.00

 

 

Venerdì Santo / 18 aprile 2025

• RUVO DI PUGLIA / Processione dei “Misteri” / Chiesa del Carmine / ore 17.30

 

 

Sabato Santo / 19 aprile 2025

• RUVO DI PUGLIA / Processione della “Pietà” / Chiesa del Purgatorio / ore 16.30

 

 

Domenica di Pasqua / 20 aprile 2025

• RUVO DI PUGLIA / Processione di Gesù Risorto - Scoppio delle Quarantane / Chiesa di S. Domenico / ore 9.30

 

 

CONFRATERNITA DELLA PURIFICAZIONE E DI NOSTRA SIGNORA DEI DOLORI

 

Fondata al termine di una missione popolare dal gesuita Domenico Bruno nel 1719 come congregazione di lavoratori rurali (giornalieri o braccianti), era dedicata alla Purificazione della Vergine e a Sant'Ignazio di Loyola. Le vicende legate all'espulsione dei gesuiti dal Regno di Napoli nel 1767 e alla soppressione dell'ordine portarono alla temporanea inattività della confraternita, che fu riorganizzata con nuove regole nel 1777, anno in cui ottenne il riconoscimento reale da Ferdinando IV. Nel 1810, la confraternita si trasferì nella chiesa del Santissimo Rosario, detta di San Domenico, contribuendo al rinnovamento architettonico e decorativo dell'edificio religioso. Nel 1833, con l'approvazione papale, alla Purificazione fu aggiunto il titolo di Nostra Signora dei Dolori. Fin dalla sua fondazione, la Confraternita si è dedicata in modo particolare alle devozioni e alle pratiche in onore della Vergine dei Sette Dolori, a partire dalla processione del Venerdì di Passione che precede la Domenica delle Palme. La statua della Vergine, detta la Desolata, fu realizzata nel 1907 dall'artista molfettese Corrado Binetti, nelle forme espressive care alla devozione popolare: la Vergine, dal volto giovanile, vestita di nero, sta ai piedi della croce, nell'atto di abbracciarla; all'altezza del cuore è conficcata una spada d'oro, simbolo della profezia del vecchio Simeone. La domenica di Pasqua, in un clima di festa, la stessa confraternita organizza la processione di Gesù Risorto, durante la quale si svolge l'antico rito agrario dell'esplosione delle "Quarentenas".

 

 

 

 

CONFRATERNITA DI SAN ROCCO ROCH

 

Il primo riferimento certo a una confraternita dedicata al santo taumaturgo di Montpellier è l'iscrizione nella cappella di San Rocco, situata nell'attuale piazza principale, che ricorda l'indulgenza perpetua concessa da Gregorio XIII nel 1576 alla chiesa e alla confraternita di San Rocco a Ruvo. Nei documenti d'archivio più antichi, la confraternita è descritta come povera a causa dell'estrazione sociale dei suoi membri, per lo più contadini. Tutti i confratelli che, nel 1781, ottennero da Ferdinando IV l'assenso reale alle Regole e alla fondazione erano analfabeti e si firmavano con il segno della croce. La vita della confraternita fu segnata da una profonda devozione e solidarietà tra i membri che, pur essendo poveri, non mancarono di svolgere opere di carità attraverso il Monte San Rocco. Attualmente la confraternita, oltre a promuovere la devozione al suo patrono e alla Madonna del Buon Consiglio, a cui dedica una festa in aprile, organizza la suggestiva processione degli Otto Santi nella notte tra il mercoledì e il giovedì santo. In questo evento, con file di fedeli su entrambi i lati, sfila l'imponente gruppo che rappresenta il Trasporto di Gesù al sepolcro, con statue a grandezza naturale. La complessità della struttura, portata a spalla da cinquanta portatori, e la drammaticità della scena rendono la processione un simbolo estremamente suggestivo delle celebrazioni pasquali di Ruvo.

 

 

 

ARCICONFRATERNITA DI NOSTRA SIGNORA DEL MONTE CARMELO

 

L'Arciconfraternita sorse nel 1604 per iniziativa di zelanti sacerdoti e pii cittadini e ebbe sede nell'antica chiesa beneficiale di San Vito, da allora nota come Nostra Signora del Monte Carmelo. La composizione sociale dei membri fu alla base del potere che la confraternita esercitò nel corso dei secoli e delle sue significative risorse patrimoniali ed economiche. Questi importanti beni furono investiti nell'ampliamento e nell'arricchimento della chiesa e dell'oratorio della confraternita, quest'ultimo nella via Strignatora, dove i confratelli si riunivano per gli atti di devozione e penitenza, oltre che per l'amministrazione. Il 1763 segna il riconoscimento giuridico delle regole e della fondazione, come richiesto dalla legislazione reale sulle associazioni laicali. La confraternita gestiva anche il cosiddetto Monte Barese, istituito con beni propri dal notaio Carlo Barese. Dal XVII secolo, la confraternita organizza la Processione dei Misteri, che si svolge la notte del Venerdì Santo, con diverse sculture lignee di Cristo e della Vergine e culmina con la reliquia della Santa Croce. Di grande impatto emotivo è la venerata statua del Cristo portacroce, scolpita in legno nel 1674 da Filippo Altieri; nella processione è seguita da decine di penitenti scalzi che compiono un voto.

 

 

 

CONFRATERNITA DI SANTA MARIA DEL SUFFRAGIO MARIA DEL SUFFRAGIO

 

Nella prima metà del XVII secolo, all'antica chiesa di San Cleto fu aggiunta una seconda navata, inizialmente dedicata a San Michele e successivamente alla Madonna del Suffragio, la cui immagine dipinta, opera dell'artista napoletano Plantamura, fu posta sull'altare maggiore. La confraternita fu eretta canonicamente nel 1678 e si affiliò nello stesso anno all'Arciconfraternita del Suffragio di Roma, per godere dei privilegi spirituali concessi dai papi. Lo scopo principale della confraternita era la cura del culto dei defunti e delle anime del purgatorio. Tra i beni che gestiva c'era il Monte dei Morti, che in pochi anni divenne una delle istituzioni pie più ricche della città. Secondo le volontà di numerosi benefattori, le rendite venivano utilizzate per le messe di suffragio e di culto, oltre che per varie iniziative di assistenza ai bisognosi e ai malati. Forse ereditato dall'estinta confraternita di San Cleto, l'omonimo monte gestiva diverse proprietà terriere a scopo benefico. Un altro monte gestito dalla confraternita era il Monte Leone, fondato da Francescantonio Leone nel 1711. L'istituzione della processione della Pietà risale alla fine del XIX secolo, mentre la statua della Vergine che tiene sulle ginocchia il Figlio morto è stata realizzata nel 1901 dal noto scultore leccese Giuseppe Manzo. La commovente statua è accompagnata, la sera del Sabato Santo, da centinaia di confratelli che indossano abiti bianchi e una fascia nera diagonale con il simbolo della morte.

 

 

 

La cucina di Ruvo di Puglia riflette la tradizione gastronomica pugliese, basata su ingredienti semplici e genuini. L'olio extravergine di oliva locale è protagonista di molti piatti, grazie ai vasti uliveti che circondano la città.

 

Tra i piatti tipici, spiccano le orecchiette con le cime di rapa, le braciole al sugo e il calzone di cipolle, una focaccia ripiena di cipolle, olive e acciughe. Particolarmente rinomato è il pane di Ruvo, prodotto con grano locale.

 

Nella tradizione dolciaria spiccano i purcedduzzi (piccole palline di pasta fritta ricoperte di miele), tipici del periodo natalizio, e le scarcelle, dolci pasquali a forma di cestino e decorati con uova sode.

 

La città vanta anche un'importante produzione vinicola, con vini DOC come il Castel del Monte, perfetto da abbinare ai piatti della tradizione locale.

 

 

Info Comune

Comune di Ruvo di Puglia

T + 39 080 950 7111

 

Polizia Municipale

T +39 080 361 1225

 

Pro Loco Ass. Turistica UNPLI

T +39 080 361 5419

 

www.comune.ruvodipuglia.ba.it