I Comuni

Il GRANO DEL SEPOLCRO

10 Dicembre 2024

Situato nel cuore del Parco Nazionale del Gargano –  Monte Sant'Angelo è sede di ben due siti riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità tutelato dall’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura): le tracce longobarde nel Santuario di San Michele Arcangelo (2011, nell’ambito del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.) e le faggete vetuste della Foresta Umbra (2017, nell’ambito del bene transnazionale “Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”).

 

Inoltre, negli ultimi anni sono arrivati altri importanti riconoscimenti: dal National Geographic che inserisce la Sacra Grotta dell’Arcangelo Michele tra le 10 Grotte Sacre più belle al mondo a Skyscanner che inserisce Monte Sant’Angelo tra le venti città più belle d’Italia, dalla Regione Puglia che inserisce il Comune nell’elenco regionale dei “Comuni ad economia prevalentemente turistica e città d’arte” alla guida verde Michelin che assegna il massimo riconoscimento al centro storico con le tre stelle ed è stata inserita tra i Borghi più belli d’Italia.

 

La bellezza viaggia lungo le bianche vie del centro storico, resiste al tempo davanti al maestoso Castello Normanno-Svevo-Aragonese, ti resta nel cuore al cospetto della facciata monumentale e della Grotta del Santuario più importante dell’Occidente dedicato all’Arcangelo Michele, meta ininterrotta di pellegrinaggi da 1500 anni.

 

La bellezza ti accompagna nel misterioso Battistero di San Giovanni in Tumba (detto “Tomba di Rotari”) e verso la meraviglia della Chiesa di Santa Maria Maggiore e dei suoi affreschi, verso l’ascolto del silenzio all’Abbazia di Santa Maria di Pulsano e ai suoi Eremi, verso la magica Foresta Umbra o lungo la costa della marina.

 

Numerosi gli eventi della tradizione, emozionali e promozionali: dall’8 maggio con il festival Michael che celebra l’Arcangelo nel mondo, passando per la Settimana Santa - con i suoi suggestivi ed emozionali riti del “miserere e del terremoto” e la Processione struggente del Venerdì Santo.

 

Dal 25 giugno al 7 luglio si celebrano i due riconoscimenti UNESCO, si attraversano i grandi eventi estivi fino ad arrivare a settembre con il Corteo Storico delle Apparizioni dell’Arcangelo, la Festa patronale del 29 settembre e la Processione della Sacra spada, il festival cinematografico dedicato ai cammini sulla Francigena e sulla Micaelica.

 

 

Da visitare: Santuario e Grotta di San Michele Arcangelo, Abbazia ed Eremi di Santa Maria di Pulsano, Battistero di San Giovanni in Tumba (detto “Tomba di Rotari”), affreschi della Chiesa di Santa Maria Maggiore, Castello Normanno-Svevo-Aragonese, Musei TECUM del Santuario (Devozionale, Lapidario e Cripte longobarde), MeTA - Museo di Arti e Tradizioni popolari del Gargano, Foresta Umbra.

 

Venerdì di Passione

 

Via Crucis alla Chiesetta rurale Madonna degli Angeli

 

La Via Crucis che si tiene nel Venerdì di Passione è un evento profondamente simbolico e partecipato dalla comunità di Monte Sant’Angelo. Si svolge presso il suggestivo Viale della Chiesetta rurale Madonna degli Angeli, situata a circa 1 km dal centro abitato.

 

Alla celebrazione parteciperanno figure di rilievo come il Sindaco di Monte Sant’Angelo, dott. Andrea Ciliberti, l’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, S.E. Rev. Mons. Michele Castoro, e l’artista Giuseppe Ricucci, contribuendo a rendere questo appuntamento un momento significativo di preghiera e condivisione per i fedeli.

 

-Data: 11 aprile 2025
-Orario: 16:00
-Luogo: Viale della Chiesetta rurale Madonna degli Angeli

 

 

 

 

Giovedì Santo

 

Grano del Sepolcro ("lu 'rene dlu subbuleche")

 

La sera del Giovedì Santo, dopo l’esposizione solenne dell’Eucaristia, il popolo montanaro, seguendo un ben preciso itinerario che si snoda nelle strette stradine del centro storico, visita le chiese dove viene approntato il luogo della reposizione un tempo chiamato impropriamente “sepolcro”. In quell’unica circostanza annuale quelle vie si animano di gente di ogni età che si ferma in tutte le chiese aperte a pregare. Per l’occasione chi abita in quelle zone si fa un punto d’onore ripulire di candida calce le facciate e lasciare, attraverso le vetrate d’ingresso e le luci accese, ben visibile la casa con la “coperta ricca” sul letto matrimoniale. Nella chiesa di San Benedetto vengono preparati ancora gli “odori” con la frutta messa lentamente a bollire in vino bianco ed è un’atmosfera veramente unica quella che si avverte e che coinvolge completamente tutti i sensi oltre che l’olfatto. Si ricorda così, di anno in anno, l’antichissima tradizione che fa riferimento agli aromi con i quali fu imbalsamato il corpo del Crocifisso e che oggi più liturgicamente viene indicata anche come il “profumo dell’Eucaristia”. A tarda notte si tiene, poi, poi una lunga meditazione che rievoca passo a passo l’agonia del Cristo nell’orto degli ulivi prima della cattura.


Prof. Ernesto Scarabino

 

-Data: 17 aprile 2025
-Orario: 17:00
-Luogo: Chiesa di San Benedetto

 

 

 

Venerdì Santo

 

Processione del Cristo Morto

 

L’indomani, di buon mattino, sempre nella chiesa di San Benedetto, si canta il cosiddetto “Mattutino delle Tenebre” consistente in tre Notturni seguiti dalle Lodi: una secolare funzione pre-conciliare in Latino che affonda le sue radici nelle tradizioni monastiche delle abbazie benedettine e che richiama cultori ed estimatori anche da luoghi lontani. Vengono cantati dodici salmi non nel classico gregoriano, ma in antiche melodie locali, tramandate di generazione in generazione fra gli organisti locali eseguite con la tecnica della “prima e seconda voce” e, specialmente, le commoventi e dolcissime Lamentazioni del profeta Geremia, affidate a vari solisti ed accompagnate dall’organo a canne del settecento perfettamente funzionante. Al termine i confratelli si prostrano a terra mentre echeggiano le note del Miserere dopo il quale, allo spegnersi di una candela che simboleggia la morte del Redentore, tutti producono un cupo rumore percuotendo i banchi della chiesa, aiutati anche dal suono gracchiante delle “bàttole” (che da noi chiamano “tròzzele”) come per riprodurre lo sconvolgimento della natura alla morte del Redentore. L’intera mattinata è occupata dall’avvenimento che è molto apprezzato sia dal punto di vista religioso che culturale.

 


All’imbrunire, dalla chiesa di S. Francesco d’Assisi, sede della Confraternita della Morte, esce la statua del Cristo Morto seguita da un’imponente folla. La lunghissima processione comprende alcune statue dei misteri, il calvario, le confraternite con i caratteristici cappucci sul volto (che da noi si chiamano “pappalùsce”), le donne vestite in nero che recano i simboli della passione. Dai balconi e sulle soglie delle abitazioni è tutto un occhieggiare di lumini rossi che segnano il percorso lungo il quale la devozione popolare allestisce suggestivi altarini per le 14 stazioni della via Crucis. Davanti a ciascuno ci si ferma per una breve meditazione intervallata da preghiere e dal suono delle marce funebri eseguite dalla banda musicale. Contemporaneamente da San Benedetto muove la statua dell’Addolorata, L’incontro con il Figlio avviene in un’atmosfera irreale di silenzio e commozione nella parte alta del paese, dopo di che la processione prosegue per i quartieri nuovi e rientra in San Francesco a tarda sera mentre tutta la notte del Venerdì Santo di Monte Sant’angelo continua a risplendere dei lumini lasciati accesi fino alla loro totale consunzione.

 


Il lunedì di Pasqua (chiamato anche “dell’Angelo”), poi, la popolazione si reca ad una chiesetta a tre chilometri dalla città, in un luogo solitario ed incantevole dove si venera la Madonna degli Angeli. La tradizione vuole che in quel posto sia apparsa la Vergine a San Francesco D’Assisi mentre ritornava nella sua terra dopo la storica visita al Santuario di S. Michele dove, sentendosi indegno di accedere, rimase in lunga preghiera sulla soglia.

 


Prof. Ernesto Scarabino

 

 

-Data: 18 aprile 2025
-Orario: 17:00
-Luogo: Chiesa di San Francesco

 

 

 

 

 

Giovedì Santo / 17 aprile 2025

• MONTE SANT'ANGELO / Il Grano del Sepolcro (lu ‘rene dlu subbuleche) / Chiesa di San Benedetto / ore 17.00

 

Venerdì Santo / 18 aprile 2025

• MONTE SANT'ANGELO / Processione del Cristo Morto / Chiesa di San Francesco / ore 17.00

 

 

CONFRATERNITA DELLA MORTE

 

Ha sede nella Chiesa di San Francesco d’Assisi ed è stata costituita il 6 novembre 1794. I membri supplicarono Sua Maestà Ferdinando IV di dare il suo reale assenso alle regole della Congregazione Laicale sotto il titolo 'dei Morti'. Durante tutto l’Ottocento, era un onore per i nobili, i professionisti e i sacerdoti di Monte Sant’Angelo appartenere alla Venerabile Confraternita della Morte.

 

 

 

CONFRATERNITA DI S. ANTONIO ABATE

 

Ha sede nella Chiesa di San Benedetto ed è stata costituita il 5 novembre 1799 con una bolla di approvazione emanata da Ferdinando IV, Re delle Due Sicilie.

 

 

 

CONFRATERNITA DELLA SS. TRINITA'

 

Ha sede nella chiesa della S. Trinità ed è stata costituita il 22 ottobre 1905.

 

 

Info Comune

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Polizia Muncipale

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