I Comuni

le FRACCHIE

18 Dicembre 2024

Benvenuto a San Marco in Lamis, una cittadina montana del Gargano situata a 550 metri di altitudine e circondata da una natura rigogliosa. Con circa 15.000 abitanti, San Marco in Lamis è un luogo che conserva forti radici religiose, storiche e culturali, parte di un territorio inserito nel Parco Nazionale del Gargano.

 

La città sorge in una valle che per secoli ha rappresentato una delle “porte” del Gargano, un punto di passaggio per i pellegrini diretti al Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo e, più recentemente, a San Giovanni Rotondo, per venerare San Pio. L’attività agro-silvo-pastorale ha storicamente sostenuto l’economia locale, ma nel corso del XX secolo la città ha conosciuto una forte emigrazione verso le Americhe e altre nazioni europee.

 

Tra i luoghi di culto più significativi, ti porto al Santuario di San Matteo, posto sulle pendici del monte Celano. Nato come un ospizio per pellegrini, prima dell’anno Mille i benedettini vi costruirono un monastero che divenne uno dei centri religiosi più importanti della zona.

 

Con il passare dei secoli, il santuario è passato sotto la cura dei francescani, cambiando nome in San Matteo in onore della reliquia del santo conservata al suo interno. Questo santuario è sempre stato un’importante meta di pellegrinaggi e ospita una biblioteca di grande valore, con migliaia di volumi, reperti archeologici e oggetti sacri.

 

Non lontano, immerso nella quiete della valle di Stignano, si trova il Santuario della Madonna di Stignano. Fondato nel XVI secolo, è uno dei primi santuari mariani della zona e una delle architetture più affascinanti del periodo. Consacrato nel 1679, questo luogo di culto ha accolto per secoli pellegrini e eremiti. La spiritualità che si respira qui è unica, e ogni visitatore rimane colpito dalla serenità e bellezza del santuario.

 

Da visitare: Santuario di San Matteo, Santuario della Madonna di Stignano, Parco Nazionale del Gargano.

 

Venerdì di Passione

 

Funzione Solenne e Accensione della Fanoja

 

La sera del Venerdì di Passione, l’Arciconfraternita dei Sette Dolori organizza la Funzione Solenne che culmina con l’accensione della Fanoja, un falò di medie dimensioni accatastato in forma conica. La legna utilizzata proviene da materiale boschivo, e il rito simboleggia la purificazione e la preparazione spirituale per i giorni della Passione.

 

-Data: 11 aprile 2025
-Orario: 20:00
-Luogo: Chiesa dell’Addolorata

 

 

 

 

Venerdì Santo

 

Processione dell’Addolorata con il canto dello Stabat Mater

 

Alle prime luci dell’alba del Venerdì Santo, l’Arciconfraternita dei Sette Dolori accompagna la statua dell’Addolorata per visitare i Sepolcri (Altari della Reposizione). Il corteo, segnato dal commovente canto dello Stabat Mater, rappresenta un momento di profonda devozione che coinvolge l’intera comunità cittadina.

 

Questa processione, che prosegue la celebrazione iniziata la sera del Giovedì Santo, in passato era accompagnata dalle fracchie (torce giganti di legno), ma ora si svolge con la luce naturale del giorno.

 

-Data: 18 aprile 2025
-Orario: 5:30
-Luogo: Chiesa dell’Addolorata

 

 

 

 

Venerdì Santo

 

Processione della Madonna Addolorata e del Cristo Morto con le Fracchie accese

 

Nel tardo pomeriggio, la Confraternita dei Sette Dolori organizza la suggestiva Processione della Madonna Addolorata e del Cristo Morto, accompagnata da centinaia di fracchie accese, simbolo di luce e devozione. I confratelli, vestiti con abiti di lutto, percorrono le strade cittadine creando un’atmosfera unica di raccoglimento e partecipazione popolare.

 

-Data: 18 aprile 2025
-Orario: 20:00
-Luogo: Chiesa dell’Addolorata

 

 

 

 

Sabato Santo

 

Sacra Rappresentazione della Passione Vivente

 

La mattina del Sabato Santo è dedicata alla Sacra Rappresentazione, un evento che coinvolge figuranti e testi recitati per rievocare i momenti salienti della Passione di Cristo. L’evento, curato dal Comitato Sacra Rappresentazione, si snoda per le vie cittadine e richiama una partecipazione corale della comunità.

 

-Data: 19 aprile 2025
-Orario: 10:00
-Luogo: Per le vie della città

 

 

 

 

Domenica di Pasqua

 

Processione dell’Addolorata vestita a festa

 

La mattina di Pasqua, l’Arciconfraternita dei Sette Dolori organizza la solenne Processione dell’Addolorata vestita a festa, con l’abito riccamente decorato e la corona in testa. La celebrazione coinvolge l’intera comunità:

 

1. I bambini sfilano festanti, alcuni vestiti da Madonna Addolorata, altri con abiti nuovi.

2. Le donne seguono con le bandiere della confraternita.

3. Le autorità civili e religiose partecipano in fila, accompagnate dai confratelli in divise festive.

 

La banda esegue marce gioiose, e il corteo termina con lo scoppio dei mortaretti, simbolo di festa e rinascita.

 

-Data: 20 aprile 2025
-Orario: 12:01
-Luogo: Chiesa dell’Addolorata

 

 

Venerdì di Passione / 11 aprile 2025

• SAN MARCO IN LAMIS / Accensione della fanoja / Chiesa dell’Addolorata / ore 20.00

 

 

Venerdì Santo / 18 aprile 2025

• SAN MARCO IN LAMIS / Processione dell'Addolorata con Stabat Mater Arciconfraternita dei Sette Dolori / Chiesa dell’Addolorata / ore 5.30

• SAN MARCO IN LAMIS / Processione dell'Addolorata / Chiesa di Sant’Antonio Abate / ore 17.00

• SAN MARCO IN LAMIS / Processione dell'Addolorata con il Cristo Morto accompagnata dalle Fracchie accese / Chiesa dell’Addolorata / ore 20.00

 

 

Sabato Santo / 19 aprile 2025

• SAN MARCO IN LAMIS / Passione Vivente / Per le vie della città / ore 10.00

 

 

Domenica di Pasqua / 20 aprile 2025

• SAN MARCO IN LAMIS / Processione dell'Addolorata vestita a festa / Chiesa dell’Addolorata / ore 12.01

 

 

ARCICONFRATERNITA DEI SETTE DOLORI

 

All'inizio del XVIII secolo, la chiesa dell'Addolorata ospitava la Compagnia dei Devoti del Cuore Trafitto di Maria, che si occupava dell'ospitalità dei pellegrini e dell'assistenza ai poveri e agli ammalati (è importante notare che esiste una continuità storica e devozionale tra le suore della Compagnia dei Devoti del Cuore Trafitto di Maria e una confraternita femminile del XV secolo che gestiva anche la cappella di Stignano). In seguito al Concordato del 1741 e alla necessità di dare una struttura più organizzata alla Compagnia dei Devoti del Cuore Trafitto di Maria, un gruppo di uomini, desiderosi di arruolarsi sotto il sacro manto e la protezione della Vergine Addolorata dei Sette Dolori, si accordò nel 1749 per formare la Congregazione dei Sette Dolori della Vergine Maria, con l'autorizzazione del Padre Generale dell'Ordine Servita, del vicario abbaziale e dell'assenso reale. Nel 1753, il re Carlo III di Borbone concesse il consenso reale agli statuti della nuova Venerabile Congregazione dei Sette Dolori della Vergine Maria e nel 1780 fu concessa l'approvazione finale. Vale la pena notare che in tempi di crisi varie (colera, siccità), la popolazione si rivolgeva spesso alla Madonna Addolorata e, in seguito, la confraternita e la comunità esprimevano la loro gratitudine, "tenendola esposta per due mesi per averci liberato dal contagio del colera". La confraternita godeva, e gode tuttora, di tutti i privilegi e le indulgenze concessi a tutte le confraternite dei Sette Dolori istituite dall'Ordine dei Servi. A metà del XIX secolo ha ricevuto il titolo di Arciconfraternita. I fratelli e le sorelle hanno sempre mantenuto viva la devozione mariana alla Madonna dei Sette Dolori, sia durante la Quaresima che durante tutto l'anno, con varie iniziative religiose e catechistiche. La Chiesa dell'Addolorata è considerata un santuario mariano diocesano per l'ottenimento delle indulgenze durante gli anni santi e mariani.

 

 

 

CONFRATERNITA DI SANTA MARIA DEL MONTE CARMELO

 

Nel XV secolo, i "sodales Mariae" acquistarono la chiesa di Sant'Antonio Abate, precedentemente dedicata a San Marco, e vi iniziarono il culto mariano. Questa chiesa ha sempre fornito servizi di culto e di carità, tra cui un piccolo ospedale e l'alloggio per i pellegrini di passaggio. Già negli antichi statuti si parla di processioni durante la Settimana Santa, ma nel XIX secolo, oltre alla devozione per la Madonna del Carmine, si coltivava anche quella per l'Addolorata, con varie funzioni sacre.

La cucina di San Marco in Lamis è semplice ma ricca di sapori autentici. Tra i prodotti tipici ci sono il pane, i taralli, il propato e il canestrello, oltre ai salumi e alla frutta locale. La produzione di latticini, vino e olio d'oliva è rinomata e molto apprezzata anche al di fuori del territorio locale.

 

Info Comune

Comune di San Marco in Lamis

T + 39 088 281 3111

 

Polizia Municipale

T + 39 088 283 3975

 

Infopoint Turistico

Piazza Madonna delle Grazie, 

T + 39 088 283 3111

info@comune.sanmarcoinlamis.fg.it

 

https://www.comune.sanmarcoinlamis.fg.it