Muretti a secco, vicoli e viuzze anguste, chiancole taglienti, nitriti di cavalli, sibili di fruste, bagliori di torce nel buio di una umanità ancora ferita e feroce...e Cristo passa! E attraversa il cuore della città dei trulli, mescolandosi alla folla di figuranti e spettatori che man mano si fa sguardo, pietà, preghiera fino al Golgota, fino al luogo dove si innalza quel Legno che ha unito per sempre la terra al cielo. “Da trentatré anni, ogni Venerdì Santo, i giovani della comunità di Sant’Antonio ad Alberobello lavorano con dedizione, impegno e bravura alla rappresentazione della Passione Vivente. Una rievocazione che diventa, attraverso l’immagine della Passione di Cristo, l’occasione per riflettere sulle sofferenze e le difficoltà del mondo e sul senso del percorso umano di ognuno di noi. Un momento di straordinaria intensità spirituale e di notevole pregio culturale e artistico, un appuntamento ormai caratteristico della Pasqua pugliese che tutte le volte richiama migliaia di visitatori, credenti e no, da ogni parte d’Italia.
E così più di duecento figuranti si muovono su un palcoscenico naturale di pietra e di ulivi prima e poi lungo le strade del centro storico della Capitale dei trulli e ridanno voce alle parole dei Vangeli: pietre vive lanciate oltre lo spazio e il tempo dell’umanità. Un mistero impenetrabile, che da trentatré anni, ininterrottamente, le fascinose pietre del centro storico di Alberobello sorvegliano e ripetono, una Passione vera che rivivere il suo mito, ogni Venerdì Santo, antica, ma al tempo stesso ancora inedita.”