La Puglia è popolo di viaggiatori, di santi e di marinai; le coste vicine alla collina, le antiche tradizioni contadine, i culti della terra mescolati a quelli del mare, hanno creato attraverso i secoli uno straordinario mix di devozione popolare e di spettacolari percorsi di fede attorno a santuari, cattedrali, cammini dello spirito, mettendo in mostra nella Settimana santa i tesori segreti nascosti la più parte dell’anno in polverose sacrestie.
Sfilano, sotto Pasqua, le statue della Passione, con la Madre velata di nero, la rappresentazione del dolore del mondo, il pianto della morte. Sfilano i Santi, nei loro costumi intessuti di oro, grondanti di doni votivi e di lutto, circondati dal fervore di popolo che nella Pasqua ricerca i valori profondi della condizione umana e della appartenenza cristiana.
Sfilano le donne di Puglia, ancora memori della loro umiltà di fronte al trionfo della fede, e gli uomini, orgogliosi di prestare la schiena al faticoso trasporto delle icone sacre.
D’intorno, i tamburi profondi e gli ottoni delle bande segnano il percorso trasfondendo in una musica cupa e evocativa i sentimenti collettivi dei partecipanti al rito, dei penitenti, dei fedeli.
Un pezzo di Medioevo che torna a rammentare alla Puglia le sue radici, e si mescola agli echi di un barocco che nelle chiese e nei palazzi adorna questa magnifica terra, mentre nelle case fervono i preparativi della Pasqua, e le donne si cimentano con i dolci della festa, ricchi di mandorle e di profumi che vagheggiano l’Oriente.
Terra Ionica e Salento, Gargano e Monti Dauni, Costa dei Trulli ed entroterra barese, luoghi di Federico II: un itinerario di suggestioni e di antichi canti celebra in ogni angolo la Passione del Cristo, la rappresenta in tutta la sua fisicità, mette in scena come su un collettivo palcoscenico teatrale il cordoglio di massa.
Il simbolismo profondo in cui si radicano questi riti arcaici rimanda alla tradizione più antica del verbo cristiano, fa affiorare dal profondo dell’anima di una gente dinamica e moderna quale è quella di Puglia il desiderio di ricongiungersi alla propria storia, mai rimossa, mai dimenticata.
Assistere a queste manifestazioni di religiosità popolare dà a chi le segue emozioni davvero straordinarie: i cortei e le processioni serpeggiano per vicoli e borghi, cercano le chiese, si affannano per le salite delle colline, depositano al riposo le statue sante, ripropongono in tanti modi diversi il dramma universale della morte del Cristo e la celebrazione della sua mortalità umana e immortalità divina.
Sullo sfondo, fa da cornice la Puglia degli ulivi, dei vigneti e del mare, con i profumi della campagna e il fascino dei piccoli borghi, con le grandiose cattedrali romaniche e l’ombra vicina dei tanti castelli e palazzi di corte.
E soprattutto la luce: la luce di Puglia, miracolosa e rivelatrice, che a Pasqua brilla di tutti i suoi colori, ricorda la Morte per riportare alla vita.
La Pasqua, etimologicamente, è un Passaggio: la tradizione biblica la celebra affidando alla fuga dall’Egitto la salvezza del Popolo di Dio, la Passione cristiana prepara, con i Misteri dei suoi riti sacri, alla resurrezione e alla gioia.