Antichissimo centro apulo, dall’alto dei suoi 439 m. slm, domina tutta la Capitanata.
La leggenda parla di Diomede fondatore della città. Durante l’Impero Romano di Settimio Severo è chiamata colonia Augusta Apula Aecanorum.
La tradizione orale parla del passaggio di San Pietro nel 44 d.C. Nel 1019 il catapano Basilio Bojannes fonda Troia per farne una roccaforte bizantina da contrapporre la Papato e agli imperatori d’Occidente “in un quadro di ripopolamento e militarizzazione della Capitanata”.
Riunisce i nuclei della Terra dei Benedettini (città vecchia) e della Terra dei Basiliani (città nuova), uniti anticamente da una vecchia via, oggi chiamata Fra due Terre. Nel 1066 i Troiani stipulano un patto di alleanza con i Normanni, accettano la loro signoria e acclamano Roberto I il Guiscardo “Santissimo conte di Troia”, il quale costruisce il Castello d’Occidente.
Prima della morte del Guiscardo, Troia diviene capitale normanna, prima città ducale e poi regia. Il vescovo Girando inizia la costruzione della Cattedrale “a fundamentis fere”.
Con la Magna Charta Libertatum, concessa da Onorio II, Troia acquista la sua autonomia, celebrata dalle imposte bronzee della Porta della Libertà (1127) di Oderisio da Benevento. Distrutta da Ruggero d’Altavilla nel 1133, poi assediata da Federico II di Svevia nel 1230, i Troiani vengono da lui maledetti per sette generazioni.
Dominata dagli Angioini e dagli Aragonesi dopo, nel 1503 dà i natali a Ettore De Pazzis, detto Miale da Troia, uno dei tredici cavalieri della Disfida di Barletta. L’8 febbraio 1799 viene piantato, sugli entusiasmi della Repubblica Napoletana, l’albero della Libertà da Vincenzo Petruzzi e Luigi Giuliani, i quali dopo alcuni giorni sono uccisi.
Nel 1856 Foggia diventa Diocesi autonoma, staccandosi da quella di Troia e nel 1853 nasce lo statista Antonio Salandra, ministro e Presidente del Consiglio del Ministri. Tra il 1940 e il 1970 Troia aumenta considerevolmente il numero dei suoi abitanti per l’immigrazione proveniente dai Comuni del pre-Appennino dauno e raggiunge 11650 abitanti nel 1956.
Dopo 964 anni, nel 1986, la Diocesi di Troia è soppressa ed è fusa con quella di Lucera.
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